"Chi va là?"
Tuonò Ernesto nel vedere un giovane avvicinarsi in tutta fretta.
Ettore tutto sudato per la gran corsa, riusì a sento a fare un grosso respito prima di presentarsi.
"Sono Ettore Eckartide, Zio della Contessa Biancaluce di Bassano, difensore di Aix e filosofo dell'Accademia Veneta"disse tutti d'un fiato.
Nesto lo guardò con aria autoritaria poi accennò un burbero sorriso.
"La Contessa è forse in castello? Non riesco a scorgere sulla torre lo stemma e perciò son incerto della sua presenza"
Il Capitano si fece serio.
"Non vedi lo stendardo perchè la Bolzonella è troppo alta per farsi vedere per intero da così vicino. La Contessa vi sta aspettando. Seguitemi."
Si girò di scatto verso il sontuoso portone, aspettando che l'ospite lo seguisse.
Poi si innoltò nei corridoi del Castello.
"Presto potrà ricevervi".
Lasciò Ettore in un salone adibito a ricevere gli ospiti, poi si congedò, sapendo che la curiosità del giovane avrebbe fatto volare il tempo dell'attesa.