Armoriale dei Conti

Quel pomeriggio di riposo, Alessandro e Bianca furono svegliati da Todaro, il loro fedele scudiero.
"...Contessa, Visconte... sono arrivati.."
Il giovane si avvicinò entusiasta mostrando i nuovi blasoni.

"Contessa, ecco il vostro personale, coi bastoni da Araldo e i collari per il vostro Rettorato e per la conduzione dei Leoni Lagunari..."



Mostrò quindi soddisfatto le cere e i sigilli.



Si rivolse dunque al Generale "Visconte eccovi il vostro"



Recitò poi, esponendo i sigilli...
"Rosso, per le Vostre lettere private....."
"Oro, per amministrare i Vostri documenti pubblici"
"Ed infine verde, per le carte di cui il peso temporale è maggiore della vita della persona che lo ha firmato."


Alessandro e Bianca li osservavano entusiasti.
Avevano le armi ognuno delle proprie famiglie, gli Asburgo ed i Foscari, e quelle delle loro terre. Mestre, Grado e Bassano.
Ora avevano scolpito l'urlo di guerra della loro cittadella, che spesso era stata testimone dei loro incontri quando ancora non vivevano nella stessa casa che evocava il loro motto "un solo cuore, una sola via"....
Restarono ad osservarli, fieri ed orgogliosi mentre Todaro riponeva i sigilli in una scatoletta di legno intagliato.